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Olbia Costa Smeralda: al via la sperimentazione con droni

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L’aeroporto di Olbia Costa Smeralda ha attivato la fase sperimentale dell’utilizzo di droni per motivi di sicurezza.

Fino al 15 novembre, infatti, l’area della pista ospita i primi test. Si tratta di un drone di grosse dimensioni dotato anche di sensori acustici. Grazie alle sue caratteristiche tecniche è in grado di operare anche in condizioni meteo avverse.

La sperimentazione è frutto della collaborazione tra il personale della torre di controllo della Geasar, la società che gestisce lo scalo e il personale di Technosky e D-flight, società partecipate di Enav. L’obiettivo dell’utilizzo di questo drone nello scalo sardo è quello di aumentare il livello di sicurezza della struttura attraverso un monitoraggio più efficiente e puntuale.

Il progetto di utilizzo di un drone all’interno dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda era già stato annunciato tempo fa. Ve ne abbiamo parlato in un precedente articolo, leggete anche “Aeroporto di Olbia: controlli con droni”.

Droni per la sicurezza dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda

Grazie all’utilizzo del drone sarà quindi decisamente più semplice andare a monitorare le condizioni della pista dell’intero scalo. Un controllo più minuzioso ed efficiente utile a garantire un elevato standard di sicurezza. Le attività che abitualmente il personale di Geasar svolge con mezzi a terra e controlli visivi saranno quindi velocizzate e migliorate. Tra l’altro non ci sarà solamente un risparmio di tempo per lo svolgimento di queste operazioni.

Il fatto di avvalersi del drone permetterà anche una netta diminuzione delle emissioni nocive tipiche dei mezzi terrestri. Il drone potrà anche essere impiegato per allontanare eventuali volatili presenti sulla pista grazie ai sensori acustici di cui è dotato.

I test sull’impiego del drone all’aeroporto di Olbia Costa Smeralda vogliono anche essere una sorta di esempio per altri scali. L’idea è che questo tipo di sistema venga poi applicato anche in altri aeroporti sempre per aumentarne la sicurezza. In più i droni potranno anche occuparsi del trasporto di organi dalla base dell’elisoccorso presente nello scalo verso gli ospedali dell’isola.

Si tratterebbe anche in questo caso di un servizio decisamente rapido ed efficiente, utile all’intera comunità. Al momento la fase sperimentale nell’aeroporto sardo è suddivisa in due parti. Nella prima ci si occupa essenzialmente del controllo delle luci di segnalazione, nella seconda, invece, si lavora sull’allontanamento dei volatili.

 

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